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Ormai più del 40% degli Italiani cerca informazioni sulla salute su internet (fonte: Monitor Biomedico Censis 2014). Tuttavia, l'enorme quantità di informazioni presenti sul web rende spesso questa ricerca difficoltosa. Si può molto facilmente imbattersi in notizie con fonti scarse, non pertinenti e spesso contraddittorie l'una con l'altra. 

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Negli ultimi anni si è vista la nascita di molte comunità online di pazienti, ovvero gruppi di persone che condividono l’interesse per la stessa patologia.


Gli aspetti più rilevanti di queste comunità virtuali sono: 
- l'attingere all’esperienza di altri e permettere ad altri di fare lo stesso creando una gestione collettiva della malattia. 

- abbattere le limitazioni geografiche, unendo persone vicine e lontane
- la possibilità di una sorta di anonimato che rende più facile esprimersi e confidarsi

- raggiungere una massa critica per esprimersi su argomenti di interesse per la collettività

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Sulla base di queste evidenze, un gruppo di ricerca dell'Università di Torino sta pianificando la realizzazione di una comunità virtuale legata alle patologie della prostata, dove poter trovare materiale informativo accreditato, incontrare personale qualificato e mettere insieme uomini che stanno affrontando o hanno affrontato queste patologie e uomini che hanno semplicemente interesse a cercare informazioni.

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A questo proposito, è di fondamentale importanza anche la tua opinione ed eventualmente i tuoi suggerimenti!

Una comunità virtuale per i disturbi alla prostata

Sono solo 15 domande, ma possono fornire un contributo molto utile alla comunità medica

Cos'è una comunità virtuale?

Nelle comunità "reali", l’appartenenza di un membro non dipende esclusivamente dalla volontà dell’individuo; ad una comunità di questo tipo si può appartenere per nascita o per residenza. In questo tipo di realtà esiste una sorta di gerarchia e la fiducia del gruppo per i suoi membri raramente viene messa in discussione.

Le comunità virtuali rappresentano una nuova forma di aggregazione, sviluppatasi con l’avvento delle reti telematiche.

Si tratta di luoghi appunto “virtuali”, in cui gruppi di utenti, uniti da interessi e bisogni comuni, si incontrano e dialogano in tempo reale, superando qualsiasi tipo di barriera geografica.

A differenza delle comunità tradizionali, sono molto più dinamiche ed in continua evoluzione, in cui l’appartenenza deriva da un’adesione esplicita dell’individuo. All’interno delle comunità virtuali vengono simulati dei veri e propri spazi sociali, luoghi di incontro fisico o virtuale, all’interno dei quali vengono prodotte, diffuse e scambiate conoscenze, esperienze e saperi.

L’interazione, in questo tipo di contesto, si basa solo su ciò che gli utenti scrivono, annullando le differenze nella gerarchia sociale e organizzativa. Caratteristiche come classe, genere, età, modo di vestire, assumono un aspetto ininfluente ai fini dell’interazione, che per questo si rivela unica e altamente “democratica”.

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